I segni frontali
Opere degli anni ’60 del maestro Alberto Moretti
27 luglio – 31 dicembre 2022
Una delle mostre diffuse che si stanno susseguendo sul territorio toscano ideate dalla Fondazione Moretti/Schema per celebrare il centenario della nascita dell’artista.
Inaugurata il 27 luglio, la mostra 𝙄 𝙨𝙚𝙜𝙣𝙞 𝙛𝙧𝙤𝙣𝙩𝙖𝙡𝙞- Opere degli anni ’60 del maestro Alberto Moretti celebra tre anniversari: il centenario della nascita, il decennale della morte e il cinquantenario della fondazione a Firenze della storica Galleria Schema.
L’evento, voluto dalla Fondazione Alberto Moretti Galleria Schema, è organizzato dal direttore artistico Raul Dominguez con la collaborazione della direttrice del Museo Maria Chiara Bettini e con il Comune di Carmignano .
“Siamo felici di poter accogliere nuovamente l’arte contemporanea nel nostro Museo Archeologico, in particolare perché si tratta dell’opera di un Maestro quale è Alberto Moretti – commenta la direttrice, Maria Chiara Bettini – che tra l’altro è figlio del territorio carmignanese”.
Il legame di Alberto Moretti con Carmignano si può rintracciare sin dal suo esordio artistico nei primi anni Quaranta come dimostrano alcuni rari esempi pittorici e una serie di schizzi e disegni di matrice figurativa, per i quali ha tratto ispirazione dalla realtà circostante.
Nel 1969, in occasione della mostra romana del maestro, “I segni frontali”, con le opere che fanno parte dell’attuale mostra ad Artimino, Achille Bonito Oliva scrisse, tra l’altro: […] collegata ancora al furore razionale dell’autore; un furore che, funzionando soltanto sulla dimensione immaginativa, è svincolato da qualsiasi altra motivazione e quindi meglio si configura come assoluta dilatazione del momento fantastico […]
La mostra si potrà visitare fino al 31 dicembre negli orari di apertura del Museo.