23 novembre 2024 – 12 gennaio 2025
Il 450° anniversario della morte di Cosimo I de’ Medici e di Giorgio Vasari è stato celebrato dal Museo con la mostra Cosimo I Magnus Dux Etruriae, realizzata in collaborazione con il Museo de’ Medici di Firenze e con il contributo della Regione Toscana che ha promosso le celebrazioni. L’esposizione, curata da Samuele Lastrucci, ha voluto mettere in luce un aspetto poco noto dei Medici, e di Cosimo I in particolare: la passione per gli Etruschi.
Cosimo legittimò il suo potere proclamandosi Dux Etruriae e il 27 agosto 1569 papa Pio V lo insignì del titolo di Magnus Dux Etruriae. Carmignano è terra etrusca d’eccezione e terra dei Medici: dirimpetto al borgo di Artimino che accoglie il Museo Archeologico grandeggia la Villa che Ferdinando, figlio di Cosimo I, fece erigere da B. Buontalenti, sullo stesso colle dove si estendeva la città etrusca. Nell’ambito della mostra sono stati esposti al pubblico l’opera originale dello scozzese Thomas Dempster De Etruria Regali Libri Septem (due volumi monumentali scritti nei primi decenni del Seicento e stampati tra il 1723 e il 1726, corredati di cento illustrazioni calcografiche raffiguranti i più significativi reperti etruschi conosciuti a quel tempo) con un touch screen che ha consentito di sfogliarne tutte le pagine, un ritratto calcografico di Cosimo I del XVII secolo, conservati entrambi nel Museo de’ Medici di Firenze, e i gioielli di Cosimo e Vasari riprodotti da un orafo fiorentino: la corona granducale (la cui simbologia è ispirata al mondo etrusco), lo scettro e il Toson d’oro di Cosimo, e il medaglione di Giorgio Vasari.