Il percorso museale

I reperti

Il percorso museale

I reperti

L’esposizione propone al visitatore un percorso tra i reperti archeologici organizzato secondo un criterio topografico e cronologico. Il percorso si sviluppa su due piani e si apre con l’illustrazione generale della storia della ricerca archeologica nel territorio di Artimino.

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Il mondo dei vivi

Il pian superiore è dedicato al “mondo dei vivi“, ovvero al popolamento del territorio e alle strutture del culto, e presenta i reperti provenienti dall’area fortificata di Pietramarina e dai diversi nuclei insediativi di Artimino identificati nel “Campo dei fagiani”, lungo il Viale Giovanni XXIII, nell’area della Paggeria medicea.

L’esposizione presenta i contenitori per le derrate alimentari, il vasellame ceramico utilizzato nella sfera domestica e nelle cerimonie, gli elementi per la filatura e la tessitura, oltre alle testimonianze dagli edifici di culto.

Nella zona degli scavi di Pietramarina, oltre alle mura di cinta furono riportati alla luce alcuni edifici fra i quali un deposito di doli di età ellenistica.

Olla di impastoDolio di impasto

Abitato di Artimino

Dall’Orientalizzante all’Arcaismo  (VII -VI secolo a.C.) l’insediamento doveva essere organizzato per nuclei distinti che afferivano ad aree sepolcrali diverse. Ne abbiamo testimonianza sia sulla  sommità del colle in corrispondenza dall’altura dove si innalzano la Villa medicea e la Paggeria, che continuò ad essere occupata fino alla prima età imperiale, sia sulle pendici sud-orientali, dove sono stati individuati un’area abitativa sul pianoro del cd. ‘Campo dei Fagiani’ e un edificio quasi certamente di carattere sacro, collegati alla vicina necropoli di Prato Rosello.

La zona intermedia tra il Borgo e la Villa sembra occupata almeno dal V secolo, con una presenza consolidata fra IV e III secolo a.C. L’acropoli doveva essere collocata nella zona di pertinenza della Paggeria, dove è stato riportato alla luce il podio di un edificio pubblico orientato est-ovest, costruito in età ellenistica (fine IV-III sec.a.C.) nell’area occupata da strutture più antiche. Il ritrovamento di frammenti di terrecotte architettoniche connota il luogo come presumibile sede dell’area sacra della città.

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Il mondo dei morti

Il piano inferiore è riservato al “mondo dei morti”, ovvero alle Necropoli, con corredi funerari di altissimo pregio provenienti dalle sepolture di Prato Rosello, dalle tombe di Grumolo, Grumaggio e dalla Necropoli di Comeana.

L’esposizione prende avvio dalla tomba a pozzo del “Guerriero di Prato Rosello” che, alla fine VIII-inizi VII secolo a.C., inaugura la grande stagione artiminese. Seguono i corredi delle altre tombe della necropoli di Prato Rosello tra cui il notissimo incensiere di bucchero e la serie di balsamari.

Seguono gli spazi dedicati alla scultura funeraria di età arcaica, ai reperti dall’area di necropoli localizzata presso il podere Grumolo, allo straordinario corredo da simposio di Grumaggio, alla scultura funeraria e alla necropoli di  età ellenistica.

Un ampio spazio è dedicato alla necropoli di Comeana, con il tumulo dei Boschetti e il grandioso tumulo di Montefortini con le sue due tombe che hanno accolto reperti straordinari, molti dei quali presentati al pubblico per la prima volta: due incensieri e una serie di piatti e coppe su alto piede di bucchero, finemente decorati, la straordinaria coppa di vetro turchese, elementi di bronzo e una eccezionale serie di oggetti d’avorio: placchette istoriate, pissidi, figurine femminili, maschili, animali a tuttotondo fantastici e reali, elementi a traforo.

Numerose le tombe in cui è stato possibile recuperare porzioni di corredi relativi a sepolture prive di gran parte della struttura monumentale. Qui puoi osservare il famoso incensiere di bucchero proveniente dal tumulo C, un pettorale di bronzo e un vaso biconico provenienti dal tumulo B.

Incensiere di buccheroPettorale di bronzoVaso biconico di bronzo

Sculture funerarie arcaiche

Il territorio di Artimino ha restituito alcuni pregevoli esempi della produzione scultorea di età arcaica che rientrano nella classe delle cosiddette “pietre fiesolane”. Qui puoi osservare una stele in arenaria e un cippo funerario.

Stele di arenariaCippo funerario di arenaria

Tomba di Grumaggio

Nel 1942 è stata ritrovata occasionalmente nella località di Grumaggio una tomba a ziro che ha restituito reperti di pregio. Qui puoi osservare un grande cratere a colonnette dipinto a figure rosse con scene del mondo dionisiaco.

Cratere di Grumaggio

Sculture funerarie ellenistiche

Il ritrovamento di urnette funerarie nella Pieve di San Leonardo testimonia l’esistenza nelle vicinanze di una necropoli ellenistica. Qui puoi osservare una delle urnette scolpita con la rappresentazione del viaggio verso gli inferi.

Urna cineraria di alabastro

Necropoli di Comeana – Tumuli di Montefortini e Boschetti

L’antica via di Comeana, seguendo la riva destra dell’Ombrone era probabilmente il limite di grandi fattorie, i cui proprietari si presentavano al viandante con i tumuli funerari destinati ad essi e alle loro famiglie: è proprio in questa zona che si sono rinvenuti monumenti e reperti di rara bellezza.
Qui puoi osservare, fra molti altri pregevoli oggetti, una Placchetta d’avorio decorata a incisione, un’Olla cineraria, piccole sculture in avorio come quelle di un leone alato e di una figura femminile, una placchetta scolpita a bassorilievo e una pisside d’avorio, una coppa di vetro turchese.

Placchetta d’avorio decorata a incisioneOlla cinerariaLeone alato, semi-accucciato, di avorio scolpito a tutto tondoParte superiore di figura femminile, di avorio scolpito a tutto tondoPlacchetta di rivestimento, di avorio scolpito a bassorilievoPisside di avorio scolpitoCoppa di vetro turchese